L'economia di Martiniana Po
Alla progressiva evoluzione generale dei sistemi economici non si è potuta naturalmente sottrarre Martiniana Po, dove l'agricoltura, da sempre principale attività della gente del posto e fonte di reddito per le famiglie, ha subito un processo di ammodernamento degno di nota, mentre sono via via fiorite nuove attività nel campo dell'artigianato.
Negli ultimi vent'anni molto è cambiato nel settore primario. La zootecnia è passata da un modello a conduzione tipicamente famigliare a quello di tipo intensivo. Negli allevamenti si trovano per lo più bovini di razza piemontese, ma anche vacche da latte. Quasi spariti, invece, suini e pollame. Si è sviluppata notevolmente la produzione dei piccoli frutti, di ottima qualità. Tra questi spiccano i mirtilli, ma anche fragole e lamponi, che trovano nelle ridenti colline e pianure, terreno fertile per maturare in modo ideale.
Sempre negli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo abbandono dei vigneti, mentre sono cresciuti i frutteti, soprattutto di kiwi. Sostanzialmente stabile la produzione di mele, pere e pesche. Tiene anche il castagno, un tempo grande fonte di rendita. Sulle pendici montuose del territorio comunale un'altra ricchezza è rappresentata dai boschi cedui, impiegati anche per il riscaldamento.
Se l'agricoltura occupa ancora oggi una posizione predominante nel quadro dell'economia martinianese, non si può non cogliere un notevole fermento nel campo dell'artigianato. Si sono moltiplicate le piccole aziende specializzate in vari settori, tutte a livello famigliare. In un paese nel quale l'industria non è ancora approdata, merita una citazione il settore del commercio, dove artigianalmente si conservano antiche tradizioni e si intensifica la diffusione di prodotti tipici locali.
Dunque Martiniana Po può considerarsi a pieno titolo una località dove il tenace attaccamento alla terra ed una certa vivacità imprenditoriale, ancorché per lo più circoscritta all'ambito famigliare, hanno contenuto il fenomeno altrove diffuso dell'emigrazione. Rispetto a qualche decennio fa, ci sono più opportunità lavorative in paese, o quanto meno nelle zone immediatamente limitrofe, con inevitabili riflessi positivi sulla tenuta demografica.
Alcune notizie riguardanti l'allevamento e le produzioni frutticole del territorio (dati forniti dal Sig. Germano Tais):
Frutticoltura - *g.p. = Giornate Piemontesi
Prato, 310 g.p;
Mais, 32 g.p;
Vigneto, 21 g.p;
Kiwi, 20 g.p;
Mirtilli, 18 g.p;
Fragole, 12 g.p;
Lamponi, 3 g.p;
Mele, 32 g.p;
Pere, 5 g.p;
Pesche, 10 g.p;
Albicocche, 5 g.p;
Castagne, 86 g.p.
Susine, 6 g.p.
Zootecnia:
Vacche piemontesi, 110;
Vacche da latte, 160;
Bovini da ingrasso, 40;
Vitelli da ingrasso, 220;
Suini da ingrasso, 200;
Cavalli, 10;
Pecore, 30;
Capre, 60